Test Drive
Studiotorino
“Fuoriserie Moncenisio”
prova su strada
Il mondo dell'auto è una galassia a se, con pianeti, satelliti e costellazioni che orbitano in "apparente" armonia; una galassia in cui, ogni tanto, si verificano anche piccoli "Big Bang", come è successo ad Alfredo Stola, stilista dell'auto che è riuscito a regalarci grandi emozioni. Accade quando una "sportiva" va oltre all'esperienza di guida, all'ostentazione esagerata e trasmette, invece, nell'aria un senso di attesa, appagata dalla creazione di una forma elegante e pura, arricchita dalla combinazione di materiali classici e moderni, proprio come è successo il 21 marzo a Torino (presso il MAUTO, il Museo Nazionale dell'Automobile) dove Alfredo e Maria Paola Stola hanno presentato la MONCENISIO.
Pezzo unico e raffinato!
Benché siano passati quasi tre anni da questa serata, che ha raccolto la crème del design automobilistico internazionale, ho avuto la fortuna di incrociare più volte questa creazione by Studiotorino e, tutte le volte, osservandola, ho colto particolari nuovi, raffinati, che si ritrovano solo nei pezzi unici. Del resto, lo si capisce parlandoci: Alfredo Stola è un perfezionista, un intransigente del dettaglio, quindi risulta subito chiara anche la sua decisione, per certi versi audace, di partire da una base meccanicamente "solida" come la Porsche Cayman S 981 (ma ora, volendo, anche GTS) per esprimere il proprio DNA.
"Celeste Moncenisio"
Abbiamo deciso di ambientare lo shooting che accompagna questo servizio nella natura e la pioggia, che ci ha sorpreso, forse ha solo voluto suggerirci che ci stavamo muovendo nella direzione giusta; che non è stata una scelta casuale e nemmeno azzardata. Come si evince dal nome di questo prototipo (S.F.1/1, dedicata al ricordo di Stola Francesco, papà di Alfredo) l'ispirazione e le suggestioni cromatiche della sua carrozzeria e dei suoi interni sono quelle che prendono spunto dai colori del passo del Moncenisio; solo il tocco femminile di Maria Paola Stola poteva elaborare ed abbinare, con grande maestria, i riflessi del cielo e del suo lago alpino (dando vita al "Celeste Moncenisio") e il colore delle rocce e dell'erba d'alta quota, riportandoli nei suoi interni bicolore realizzati in pelli primo fiore. Del resto, e non è leggenda, i primi bozzetti di questa fuoriserie sono stati concepiti dall'Arch. Daniele Gaglione a bordo di un Airbus A 340, al largo della Groenlandia, quindi quale luogo migliore per abbinare "natura e velocità"?
Esclusività e vezzi curiosi…
I richiami con la precedente Ruf RK coupè, prodotta fino al 2008, non mancano e il più evidente (e ormai, secondo me, segno distintivo irrinunciabile) e la tracciatura sui parafanghi posteriori delle due strisce di un secondo colore; vengono rivisti anche, con un design più attuale ed esclusivo, il tappo-carburante (forse il richiamo "race" più audace, nella sua nuova collocazione), il terzo stop e il terminale di scarico d'alluminio fucinato, fresato e rifinito a mano che, per gli occhi dell'appassionato, risultano essere come gioielli; un po' come i "cap" delle ruote, incisi e smaltati uno per uno e montati nei cerchi da 20" pollici scomponibili ricavati da fucinato d'alluminio.
Da qui in poi tutto è nuovo e, per un attimo, vi fa dimenticare la 981 di partenza: tutta la parte bassa della semifiancata e il tetto è stato allargato, il fascione anteriore risulta molto più sportivo, mentre quello posteriore "pulisce le forme", malgrado il pronunciato estrattore.
Ispirazione Porsche
Troviamo una vistosa presa d'aria (ora collocata più in basso) ed un nuovo portellone posteriore (che è l'elemento stilistico che amo di più) entrambi di chiara ispirazione Porsche 904, alias Carrera GTS. Infine c'è la chiusura dei due vani finestrini laterali posteriori e lo spoiler motorizzato che, benché mantenga la collocazione originale, ora risulta più pronunciato. Ovviamente ci sono anche molti particolari che non si vedono, ma richiedono l'intervento di partners che rappresentano l'eccellenza Italiana nel loro settore e di cui potete leggere (in un curioso vezzo) all'interno del portellone, insieme a tutte le firme delle persone che hanno lavorato alla realizzazione di questo progetto.
Un esempio: le molle a gas, adattate al peso ridotto del portellone o il lunottino posteriore di sicurezza, serigrafato e con sistema di termoriscaldamento invisibile.
Abito di alta sartoria, ma che va usato!
Insomma, un lavoro certosino e manuale che giustifica, senza ombra di dubbio, il gap di prezzo richiesto per uno di questi ("unici") 19 pezzi disponibili e personalizzabili proprio come un abito di alta sartoria. Ma un abito che, a differenza di altre preziose supercar, non deve rimanere chiuso nell'armadio (o, forse, dovrei dire "garage"?) a prender polvere, ma può (e deve) essere utilizzato, anche tutti i giorni. Lo sa bene Alfredo Stola che, da buon appassionato Porsche, ha già percorso molti Km con la Monceniso e, presto, la trasformerà in un’opera d’arte esclusiva. Al SALONE dell'AUTO TORINO 2017 NESPOLO, infatti, presenterà "TORINO - ZUFFENHAUSEN" lavoro di Car Art realizzato proprio sulla fuoriserie MONCENISIO STUDIOTORINO.
Non male per un pezzo unico, vero?
Personalmente, visto che non riesco ad aspettare i 90 gg. (minimi) necessari alla sua trasformazione, penso che includerò alla mia collezione il prezioso modello (in scala 1:43) che è già disponibile. Perlomeno potrò portarlo con me, a bordo di un Airbus A 340 al largo della Groenlandia, e iniziare a sognare la Moncenisio Spyder!
I don't Like
Che questo splendido colore (frutto di un’abile miscelazione) rimarrà un’esclusiva della Moncenisio; Porsche ci ha provato, ma il “Blu Miami” (per quanto bello) non è ancora così incredibilmente perfetto.Lifers Cool
La scelta di Studiotorino di dedicare una sezione del loro sito web ai potenziali clienti, dando tutte le informazioni (in maniera chiara e trasparente) legate alla sua opzione ed acquisto.Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
A Maria Paola e Alfredo Stola (Studiotorino) - Dedicated to “The boss” Killer.
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