La BMW i8 Futurism Edition
Test Drive BMW i8 (prova su strada)
Si parla molto di “estremismo” in questo periodo e, purtroppo, lo si fa per situazioni non belle. Bene… Anzi, no, male.
Questo termine “estremista” pare calzare a pennello, però, anche per la BMW i8 che, sebbene vi inganni (un po’) con il fatto di essere una “ibrida Plug-in“, beh, alla fine, si rivela tutt’altro che votata all’ “estremismo-ecologico” (appunto) ma (soprattutto) a quello che strizza l’occhio degli amanti della velocità e della guida sportiva !
C’è un po’ del design futuristico formato Blade Runner e molto della poetica architettonica degli edifici di Frank Gehry, nella BMW i8. I condotti dell’aria posteriori sono assolutamente irresistibili ma, che voi ci crediate o no, aiutano soprattutto a mantenere la macchina sulla strada.
Anche le luci posteriori, sagomate come le palpebre di un occhio, sono affascinanti; un po’ come la griglia anteriore, che ricorda il muso di uno squalo.
Tutto l’insieme potrebbe dare l’impressione, facendovi sbagliare, di essere un compromesso “ecochic”. Invece no, nulla sta lì (solo) per far scena, ma tutto è studiato (fin nei minimi particolari) ed ha un’efficacia che la rende una delle vetture più complesse mai messe in produzione.
Iniziamo?
Insomma: in pochi avremmo scommesso che diventasse realtà, quando comparve la prima volta come Concept al Salone dell’automobile di Francoforte nel 2009… E lo facesse in modo così innovativo, esclusivo e non diffuso come altre sportive che, nel folto gruppo di scelte, rasentano la noia.
Per quanto vi siate conservati in forma e ginnici, le prime volte che ci salirete, beh, guardatevi attorno e cercate di evitare (anche se vi anticipo che sarà difficile) di essere troppo esposti agli sguardi altrui, in quanto rischierete di perdere un po’ di dignità cercando di scavalcare il largo brancardo sotto la coreografica porta ad “ala di cigno”.
Appena seduti, però, e stretto il volante tra le mani, parte di quel referenziale timore (dovuto, anche, al fantascientifico design esterno) svanirà e tutto vi sembrerà “abbastanza” normale; perché sottolineo la parola “abbastanza” ?
Perché c’è sempre qualcosa che ti ricorda, nel classico e riconoscibile stile essenziale BMW, quanto sei su una vettura speciale (con poche rientranze o vani porta-oggetti, d’accordo) ma, soprattutto, “light”.
ACCENDIAMO i motori!
Questo per sopperire al peso del blocco di “Lego gigante” (che è la batteria agli ioni di litio) che alimenta l’anteriore con un surplus di ben 131 CV che, sommati ai 231 della trazione termica posteriore, garantiscono una perfetta ripartizione del peso sugli assi e uno 0-100 da 4,4 secondi che, converrete con me, è più terreno da supercar che da macchina “green”.
Dimenticatevi i consumi promessi dalla sua cartella stampa (2,1 litri ogni 100 km) ed evitate, quindi, di storcere il naso davanti all’idea che sotto ad un design così futurista e mozzafiato si nasconda (solo) il tre cilindri TwinPower turbo (di appena 1.500 cm cubici) della Mini Cooper…
L’integrazione fra termico ed elettrico rasenta la perfezione, la spinta (in combinazione col boost elettrico) è entusiasmante, la coppia immediata… In Sport sembra di essere sparati e l’emozione che si prova vale da sola l’etichetta di “cattivi utilizzatori”. Basta spostare il cambio verso sinistra e il contagiri e il tachimetro passano da un blu rassicurante, ad un rosso malefico, e la i8 diventa immediatamente più tesa e reattiva; lo sterzo fantastico, progressivo e sensibile. Insomma, rivela così tante qualità (agilità, rigidità, leggerezza, bilanciamento) che capisci subito come la velocità non sia tutto, con lei.
Da subito mi viene da pensare che userei la modalità eDrive proprio solo per brevi tratti cittadini (per noi un massimo di 22 Km, magari in coda) ma mai e poi mai mi sognerei (su un’auto così) di farne la mia ragione di vita, nonostante potrei arrivare fino a 120 km/h in modalità puramente elettrica !
consumi si, consumi no
Quindi se è chiaro il discorso della preservazione dei consumi, che in effetti sono molto interessanti (intorno ai 12 Km/l), BMW avrebbe dovuto prevedere questo pensiero dando la possibilità di equipaggiare la vettura con pneumatici più performanti (a discrezione del cliente) assicurando una maggior precisione allo sterzo e regolare il suo assetto anche per il grip e non solo per la bassa resistenza.
Detto questo la i8 offre una guida piacevole e mai stancante, strappa “ohoooo” estasiati ad ogni suo passaggio, e un’abitabilità perfetta per un single raffinato, che mi pare sia anche il suo utilizzatore più indicato, vista la minima possibilità di carico offerta.
Lui la userà (principalmente) in modalità Comfort, partendo in modalità elettrica (possibile fino a 65 km/h circa), sfruttando le ripartenze ai semafori e poi lasciando che sia il motore a combustione a garantirgli un comfort di guida ottimale, inconsapevole dei complicati calcoli all’interno del suo cervello elettronico. Magari, come è successo a noi, sorriderà (fregandosene) se apparirà qualche messaggio di anomalia da parte del software (tenendo a bada l’ESP, contrastando il turbolag e giocando tra due sorgenti di alimentazione, trazione anteriore, posteriore e integrale, può succedere, no ?).
Probabilmente ricaricherà in Sport (sempre come abbiamo fatto noi, non avendo tempo e non trovando colonnine) direttamente dal motore a benzina, in modo da avere disponibilità per la funzione Boost. La maggior parte dell’energia, infatti, viene accumulata proprio in questa modalità quando, nelle fasi di decelerazione e di frenata, il recupero dell’energia raggiunge il suo massimo (visto che in Comfort ed Eco Pro la quantità di forza che fluisce nell’accumulatore ad alta tensione diminuisce).
UNICA e PREZIOSA
Quindi se, molto probabilmente, non credo che la soluzione alla nostra crisi energetica derivi dallo sviluppare macchine elettriche che hanno un normale motore a benzina a supporto di un pesante pacco batteria, devo dare atto che la BMW, con la sua i8, è riuscita a crearequalcosa di assolutamente unico, prezioso e divertente…
… Nonostante vada (ancora) in una direzione “sbagliata”…
I don't Like
Non mi piace l'idea di BMW (e di molte altre case) di creare suoni artificiali, in questo caso quello da Flat Six, grazie agli altoparlanti dell'Hi-Fi: magari per un po' vi gaserà ma, alla lunga, vi attirerà di più il suo sfrecciare silenzioso.Lifers Cool
Innovativa, esclusiva e non diffusa ome altre supercar... Se paragonata ad un'hypercar, poi, sembra (quasi) economica ...VIDEO
Volete vedere la nostra i8 in movimento, anche con gli amici di GarageTV Show ? Bene, ecco il video, con tanto di sorpresa finale.
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Abbiamo potuto vivere questa esperienza e possiamo condividerla con voi grazie a biAuto Torino nelle persone di Francesca Dimartino, Valentina Dentale e Umberto Bortolan.
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